La fotogallery della Olla de Nuria, prova spagnola della Mountain Running International Cup 2011
Dopo il racconto scritto di Giorgio Pesenti, ecco il racconto fotografico della Olla de Nuria, prova spagnola del circuito Mountain Running International Cup e il racconto di Carmela Vergura, che è andata anche Spagna nel suo viaggio attraverso le più belle corse d’Europa.
La “Olla De Nuria” di Carmela Vergura
Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo.
Emilio Comici (1901-1940), alpinista italiano.
Ricorderò La Valle De Nuria per molto tempo della mia vita. Ogni volta che guarderò la foto che mi ritrae insieme alla giovanissima Mireia Mirò, vincitrice della Sky Race De Olla di Nuria 2011, luogo in cui mi sono recata assieme ad altri componenti della squadra Valetudo.
La foto mostra una ragazza giovanissima, il suo sorriso, la giovinezza dei 22 anni, una naturale simpatia sul viso e tanto talento da mostrare negli anni a venire.
La mia immagine è di una donna matura, alla ricerca di emozioni da conquistare sulle creste e sulle vette, e che in questo luogo ha ammirato un piccolo Paradiso
La ricorderò molto bene La Valle de Nuria, valle pirenaica situata nel comune di Queralbs, nei bassi Pirenei della regione della Catalugna.
E’ il 16 luglio 2011, in molti paesini del sud dell’Italia si festeggia la Vergine del Carmelo, io Carmela, sono qui a Olla De Nuria, a molti km dall’Italia. Sono qui per gareggiare a fil di cielo sulle montagne della Val De Nuria, Il 17 luglio si svolge la gara in montagna più famosa della Spagna, ci sono 650 iscritti, tra cui tantissime donne. In questo breve racconto non parlerò della skyrace che parte e arriva davanti al Santuario della Vergine De Nuria, parlerò di questo luogo sacro e ricco di storie umane.
La storia che si narra su questa Vergine De Nuria è bellissima, alla sottoscritta ha lasciato una forte emozione. E’ tradizione che molte coppie, non riuscendo ad avere figli, arrivavano sino al Santuario De Nuria rivolgendosi alla Vergine per chiedere il suo aiuto. Oltre alle preghiere dedicate alla richiesta del miracolo della fertilità, la donna si sottopone a questo rituale: appoggia la testa su un piatto presente all’interno di una specie di grosso orologio a pendolo e contemporaneamente fa suonare una campana con il braccio, la campana è suonata tante volte per quanti sono i bambini desiderati, credendo fermamente al gesto propiziatorio tante coppie hanno ricevuto il dono della fertilità. Non c’è alcuna spiegazione logica in tutto questo, ma il fatto è reale e si ripete regolarmente. Spesso tante coppie in crisi, venendo qua a Nuria si sono riappacificate e hanno avuto il dono dei figli. Nel corso della storia, i pastori consideravano la Vergine Nuria protettrice della fertilità. Dal 1983 è anche la protettrice degli sciatori catalani. L’incoronazione canonica della Vergine di Nuria ebbe luogo nel 1965 e la sua festa si celebra l’8 settembre. Quello che si ammira nel santuario è l’immagine di una scultura lignea risalente al XII o XIII secolo.]
Il Santuario è situato a un’altitudine di 2000 metri sul livello del mare, ai miei occhi si presenta come un angolo della terra, dove il silenzio, la pace e la solidarietà sono elementi fondamentali. La chiesa–santuario è bellissima, molto colorata e ben tenuta. E’ situata al centro di un vasto complesso architettonico, un grande centro di accoglienza con hotel, bar, ristorante, sale congressi, negozi, e poco distante, in cima a una ripida salita, si trova anche un ostello-rifugio. Tutto in armonia con le montagne che raggiungono altezze di 3000 metri. Arrivare al Santuario vuol dire lasciare a valle i mezzi meccanici, macchine, moto, pullman. Si può salire solo a piedi lungo sentieri di montagna, oppure con il trenino a cremagliera.
Chi viene in questo posto è il pellegrino che desidera ringraziare per un miracolo o per un voto, chi cerca il miracolo della fertilità, chi desidera trascorrere una giornata in completa solitudine, l’escursionista, lo sciatore, il curioso, e in questa occasione i corridori del cielo, gli skyrunners. Per un giorno Olla De Nuria diventa il santuario dei corridori del cielo.
Mi sento protetta, sarà il posto, sarà l’altezza delle montagne, sarà la sacralità del posto, tutt’ora mi sto chiedendo che cosa mi ha fatto emozionare di più di questa esperienza catalana.
“Scalare non serve a conquistare le montagne; le montagne restano immobili, siamo noi che dopo un’avventura non siamo più gli stessi.
Royal Robbins (1935), scalatore statunitense